I matrimoni in Sicilia, business da 5,5 miliardi sull'effetto Ferragnez
Questo è l'anno della rinascita per il turismo legato ai matrimoni con quasi ventimila "sì" nell'Isola tra riti civili e religiosi. Le lune di miele tornano ai livelli pre pandemia mentre crescono del 255 percento rispetto al 2021 i fiori d'arancio degli stranieri che pagano volo e hotel a tutti gli ospiti. Si chiama destination wedding il fenomeno che spopola in regione e condensa viaggio e nozze in un unico pacchetto.
Il giro d'affari degli sposi in Sicilia produce circa 5,5 miliardi dei quasi 40 miliardi annui fatturati in Italia e sono più di 5.700 le imprese regionali del "wedding" che hanno sofferto moltissimo nei due anni di pandemia con un calo del 90 percento del fatturato e che, adesso, rifiatano. «Un dato tuttavia stimato al ribasso» secondo le imprese di settore. «Più di un miliardo e mezzo viene prodotto nel solo Palermitano dove sono apprezzatissime le dimore storiche per sposarsi» precisa Michela Cannatella, presidente dell'associazione Wedding Planner Palermo aderente a Confcommercio. L'indotto economico del resto è di grande valore tra viaggi, nozze e tutto ciò che ci gira attorno; abiti, fiori, parrucchieri, truccatori, catering, intrattenimento musicale, fotografi, videomaker, dj-set, auto e ape a noleggio. Rientrano nel business pure le feste organizzate dagli sposi stranieri, spesso più d'una prima e dopo il grande giorno, e i tour tra i monumenti con guida turistica privata per una cerchia ristretta di invitati; in genere damigelle e testimoni.
Viaggi di nozze in ripresa
I tour operator stimano per il 2022 oltre 300mila presenze nell'Isola tra viaggi di nozze e matrimoni organizzati in regione da italiani e stranieri principalmente a Taormina, Noto, Ragusa, Castellammare del Golfo, Favignana, San Vito Lo Capo, Scopello e Cefalù. In genere, partiti gli ospiti, gli sposi rimangono qualche settimana in più, a volte anche un mese, trasformando il matrimonio in una mini vacanza. Spendono ancora tra alberghi, ristoranti, negozi, musei e parchi archeologici. «Da un lato il boom è dovuto a tutte le nozze saltate durante la pandemia e riprogrammate quest'anno - osserva Michela Cannatella dell'associazione Wedding Planner Palermo - dall'altro alla crescente richiesta delle coppie straniere che scelgono la Sicilia per sposarsi. La vera, e forte, ripresa sarà il prossimo anno poiché mancano ancora i russi che sono quelli che spendono di più e diverse coppie provenienti da Sud America e Stati Uniti scoraggiate dal clima di incertezza generato dalla guerra».
Benvenuta Buddymoon, la luna di miele con amici
La nuova tendenza è il viaggio di nozze con amici o coppie di sconosciuti e, la Sicilia, è una delle tre destinazioni mondiali assieme a Islanda e Norvegia in cui si organizzano lune di miele di gruppo per neo sposi in cerca di avventure. Le propone il tour operator CartOrange che ha scelto l'Isola come unica meta italiana per lanciare questo nuovo modo di vivere la vacanza. «La luna di miele non è più il primo viaggio "a due" della coppia – osserva Claudio Asborno di CartOrange - e allora ciò che lo rende unico diventa fare esperienze insolite e condividerle con amici di lunga data o sconosciuti con cui si hanno passioni in comune». Il tour siciliano va da Palermo a Catania e prevede la possibilità di essere "salinai" per un giorno seduti al tramonto del Mamma Caura, escursioni in ape calessino a Palermo o in barca a San Vito Lo Capo, degustazioni di street food e visita alle cantine. Il costo? Da 2.550 euro in su a persona per undici giorni di viaggio, il prezzo sale a seconda dell'esperienza che si sceglie di fare.
"Vi dichiaro marito e moglie", sì ma in Sicilia
Nei primi mesi del 2022 sono già arrivate circa duemila richieste di coppie straniere che intendono sposarsi prossimamente in Sicilia e chiedono preventivi per ville e catering. Quest'anno fioccano pure le prenotazioni per il rinnovo delle promesse con sposi over 50 e 60 che intendono nuovamente scambiarsi i voti matrimoniali e rivivere quell'emozione assieme a figli e nipoti. Quasi 20mila i matrimoni previsti quest'anno, il doppio dei 9.667 stimati nel 2020 dall'Istat e dei quasi 10mila del 2021. L'ultimo trend riguarda la richiesta di miniere e cave. Anche per questo attrae la Sicilia, perché riesce a mettere a disposizione luoghi non convenzionali. Una coppia per scattare le foto di nozze ha scelto la miniera di Realmonte dentro la quale è possibile ammirare una cattedrale interamente scolpita nel sale.
L'app del matrimonio con un clic
Matrimoni, che business. I siciliani lo hanno capito e, nel tempo, sono nati diversi interessanti progetti. Il caso simbolo è quello della startup Martha's Cottage creata da alcuni giovani che hanno detto addio al posto fisso per dedicarsi al web e che oggi ha un fatturato di oltre un milione di euro. In poco tempo è diventato il più importante e-commerce in Europa dedicato al matrimonio. Adesso due fratelli siciliani - già conosciuti nel panorama musicale regionale come Gepi (violinista) e Marco (deejay e produttore) - hanno sviluppato l'app dimensionewedding.it che sarà online da metà giugno e in cui si incontrano domanda e offerta di servizi professionali legati alle nozze. «L'idea è anche quella di riposizionare nel mercato le date invendute, ossia quelle dei matrimoni saltati all'ultimo minuto perché gli sposi si lasciano» spiega Gepi. «Con questa app siamo in grado di mostrare e filtrare per gli sposi soltanto disponibilità verificate e aggiornate ogni mattina» aggiunge Marco.
L'Isola che piace agli arabi
La Sicilia nel 2022 è tra le tre mete italiane più gettonate per viaggi di nozze e matrimoni assieme a Puglia e Toscana. L'Isola supera Sardegna e Veneto. La prediligono inglesi, americani e canadesi. La novità sono gli indiani e, quest'anno, anche gli arabi. «Il brand Sicilia vince a livello internazionale - rimarca Massimo Feruzzi, direttore scientifico dell'Osservatorio italiano del "destination wedding tourism" l'indotto turistico legato ai matrimoni - Infatti se da un lato in Italia spiccano singole località come Capri, Verona e Amalfi dall’altro poche regioni come la Sicilia hanno un marchio tanto forte da essere esso stesso strumento di traino per la scelta degli sposi stranieri». Il "pacchetto" Sicilia si prende per intero.
Noto la più ambita, effetto Ferragnez
«Ogni coppia spende in media dai 100 mila euro in su per sposarsi in Sicilia - dice Francesca Russello organizzatrice di matrimoni - La tenuta più gettonata è la Dimora delle Balze di Noto e data la lunga lista di attesa c'è chi preferisce spostare la data delle nozze pur di averla». Qui il boom di prenotazioni c'è stato dopo il matrimonio tra il rapper Fedez e la fashion blogger Chiara Ferragni. Sebbene sia avvenuto nel 2018 il trend non si arresta, anzi cresce. Nella lista dei desideri anche la Tonnara di Scopello. Una coppia di libanesi l'ha vista in "Ocean’s Twelve" e se n'è innamorata. «Per gli stranieri è un set cinematografico» rimarca la wedding planner Sofia Gangi. Ci sono poi il castello di Donnafugata a Ragusa ripreso decine di volte in "Montalbano" e dove lo stesso Luca Zingaretti ha sposato Luisa Ranieri. Diverse le prenotazioni a Palermo per nozze dal sapore gattopardiano in dimore storiche come Villa Lampedusa o in stile liberty a Villa Igiea. Riscuote successo anche Radicepura a Giarre. Francis Ford Coppola vi girò alcune scene del "Padrino – Parte II". Gli stranieri lo sanno: è la prima cosa che dicono quando arrivano lì.
Quest'anno non si bada a spese
«Con i soldi risparmiati in pandemia si ha una maggiore disponibilità di denaro - sostiene il tour operator Dario Ferrante - in questi mesi stiamo riscontrando un nuovo trend e un segnale che fa ben sperare. Non sono più solo i super ricchi a non badare a spese, anche la clientela di fascia media spende di più e non si mette a discutere sui prezzi come avveniva prima. Inoltre la Sicilia si è dotata di strutture di lusso che attirano un certo target di turisti come Villa Igiea a Palermo e il Four Season a Taormina». L'interesse internazionale verso la Sicilia c'è da un po', non a caso Google Camp da anni si fa a Sciacca. Tutto sta adesso nel saper sfruttare al massimo l'occasione della ripresa dopo due anni di astinenza.